Geraldina Piazza

Perché i vecchi proverbi non valgono più!

Piccola lezione di vela.

Siamo in tema vista la vittoria di Luna Rossa alla Prada Cup.

Infatti molti di voi, senza saperlo, fanno un augurio sbagliato!

“Vai col vento in poppa” dicono, convinti che si vada spediti e veloci.

Questo era giusto 100 anni fa quando le barche a vela erano velieri come, ad es., la Vespucci che, sotto erano piatti e che avevano delle vele il cui boma era bloccato al centro sull’albero e quindi non orientabile. Potevano così prendere il vento solo da dietro, ed essere spinte in avanti.

Pensate che c’erano delle rotte che costeggiavano tutta l’Africa, in Atlantico, per arrivare in porti commerciali dell’India e della Cina dove venivano comprate merci rare come spezie e sete. Le barche partivano tutte nello stesso periodo per sfruttare i venti, monsoni e alisei, che le avrebbero sospinte a destinazione. Se partivano in ritardo, o il vento cambiava rotta erano costretti a remare o a buttare l’ancora. E siccome nei porti di arrivo i posti erano contingentati, gli equipaggi, se si incontravano, si scannavano per arrivare prima. Il nostro attuale Regolamento di Regata, nasce dal Regolamento Mercantile che serviva a evitare gli arrembaggi.

Veliero senza bulbo o deriva

Adesso le barche (non contate quelle dell’attuale Coppa America perché è tutta un’altra storia) hanno un bulbo, con un peso che impedisce che la barca resti coricata sull’acqua (perché fa da contrappeso) e hanno una vela maestra, la randa, inserita dalla punta del boma sull’albero, quindi apribile e chiudibile. Il fatto che si possa avvicinare al centro della coperta consente di avvicinare anche la prua al vento, e quindi di cambiare rotta oltre all’andatura in poppa, e, avendo sotto lo scafo una pinna, si evita che la barca venga sospinta lateralmente (cioè “scarrocci”). Si può così navigare con qualunque vento e andare dove si vuole senza dipendere dalla sua direzione.

Scafo con deriva a bulbo

Fra l’altro l’andatura in poppa è la più lenta (non si può andare più veloci del vento che ti spinge da dietro), e la più instabile perché, la vela tutta aperta da un lato, potrebbe cambiare posizione repentinamente attraversando con violenza tutta la tuga, e falciando le teste che dovessero trovarsi sulla sua strada. Inoltre, il movimento caratteristico, in poppa, è il rollìo, che fa ondeggiare lo scafo da un lato all’altro in modo molto fastidioso (il movimento in cui la prua e la poppa vanno su è giù si chiama beccheggio). La lentezza dell’andatura col vento in poppa è data dal fatto che con le altre andature sommi il vento reale con quello che crei avanzando, con questa no. Infatti se sei fermo in auto e metti la mano fuori dal finestrino sentirai il vento reale su di essa. Se la macchina è in corsa il vento sarà maggiore, perché sommerai il vento reale con quello che la tua auto provoca col suo movimento. In una barca a vela questo avviene solo se la prua forma, con la direzione del vento, un angolo minore di 180°.

Le andature di una barca a vela dei nostri giorni

Sperando di essere riuscita a spiegarmi vi rimando alla prossima lezione e alle prossime regate di Luna Rossa che speriamo vadano col “Vento al traverso”!!!

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