Geraldina Piazza

Elena

E poi succede che una piccola pulce cresce…

Era un secondo fa che una delle bambine più pestifere che abbia mai conosciuto combinava monellerie a destra e a manca. 

E dopo una carriera scolastica meravigliosa, costellata di voti fantastici, di successi e soddisfazioni, stamattina si conclude, con l’esame di maturità, un ciclo fondamentale della vita di ogni adolescente. Con gli ingressi contingentati, e solo la mamma ad accompagnarla.

Mentre gli zii aspettano fuori, seduti sul muretto della scuola che fu anche la loro.

Purtroppo è proprio in questi momenti che si avvertono le assenze. I vuoti, le mancanze.

Penso a Massimo ogni giorno che passa, mi viene in mente per ogni stupidaggine, dalla ricetta del falsomagro di mamma, a cose pratiche di villa Pottino e ricordi di zia Mimmi con cui a lungo ha lavorato. Nel mio telefono il suo numero ha una suoneria diversa. L’altro giorno ha squillato e mi è salito un groppo in gola. Era Lucilla, che lo ha tenuto attivo e ogni tanto lo usa. L’ho pregata di non chiamarmi più da quel numero. Troppo doloroso.

Poteva ancora fare tanto per i suoi pulcini; guidarli, consigliarli, sbrigare per loro mille incombenze quotidiane che ora devono imparare a risolvere da soli.

Mi fa rabbia, pensare che il suo cuore si è spaccato per lo stress di una vita in salita. 

Orgoglioso, arrogante e presuntuoso. Quante volte abbiamo litigato, ma ogni sua azione veniva dal cuore, dalla pancia, e alla fine tutto era perdonato. In nome di un affetto ritrovato soprattutto da adulti. Grande coccolo di mamma, che per tutto il tempo in cui abbiamo convissuto, lo anteponeva a tutto. A dispetto di ogni logica. Mettendoci uno contro l’altra. Ma alla fine avevamo trovato un equilibrio.

Non ho mai creduto nei legami di sangue. Solo in quelli di cuore. E con lui c’era un legame di cuore molto forte.

E ora cerco di avvicinarmi ai suoi cuccioli, ponendomi come un appoggio se ne avessero bisogno. Non so se mi cercheranno mai. Ma io ci sono, e ci sarò sempre.

Buona vita cara Elena. Che tu possa realizzare tutti i tuoi sogni, cercando di tenere in un cassetto i dolori e fra le mani la gioia di camminare da sola.

4 pensieri su “Elena

  1. Giuseppe

    Cara Geraldina condivido pienamente tutto cio’ che hai meravigliosamente manifestato. Troppo dolorosa l’assenza di Massimo specie nei momenti importanti per ragazzi. Per quanto nelle mie possibilita” anch’io ci sono e ci saro’. Auguri ad Elena.

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