Geraldina Piazza

Io sono ricchissima

amicizia

Se chi trova un amico trova un tesoro io sono ricca, ricchissima, potrei dire milionaria…

Nel tripudio di brutture che mi sono capitate c’è stata una fiammella prima flebile, come una piccola candelina che poi, piano piano, ha preso vitalità.

Adesso è un faro abbagliante che illumina il mio cammino e le mie scelte. Sono i miei AMICI.

Si dice che i veri amici si vedano nel momento del bisogno, e tanti di quelli che credevo solo di passaggio, si sono disvelati sinceri, affettuosi, partecipi.

Ho parlato poco dei miei problemi, con pudore, prigioniera come sono della mia armatura di donna FORTE, poco avvezza al lamento e che “non deve chiedere mai”! Ma ogni tanto i nervi cedono, lo sconforto e la paura atavica del buio che, in una programmatrice come me, mi hanno impedito di vedere dove mettevo i piedi, mi hanno imposto di confidarmi. E, invece di scappare a gambe levate, come accade spesso di fronte a chi ti si mostra debole, ho trovato spalle, fazzoletti, carezze e coccole.

E chi se lo aspettava!

Sono stata avvolta dal tepore della coperta di Linus che, morbidamente, mi sta proteggendo.

Non so se ce la farò e non voglio far torto a nessuno ma cercherò di ricordarvi tutti, e non in ordine di importanza ma così come li detta il cuore…

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Alessandro, che ogni giorno mi manda un messaggio pieno di cuori blu e di rose rosse che ha capito tutto senza bisogno che io parlassi, semplicemente leggendo un pezzo dal mio blog che parlava di come è facile essere felici, come Michele, che, immediatamente mi ha telefonato per sapere cosa fosse successo.

Stefania che mi dà il buongiorno ogni mattina riempiendomi di soli, e si secca se rispondo con qualche nuvola, che scippando il suo poco tempo alla famiglia, passa da casa ogni pomeriggio.

Gabriella, fattiva, come sempre, che con la sua rete di amici mi ha risolto un po’ di problemi, come Gianni, medico, pragmatico, che mi ha fornito di una “Gattocard” che mi ha aperto le porte di tutti gli studi medici palermitani e non, agevolando visite, prenotazioni, referti e anticipazioni che mi sono servite non poco.

Donatella e Renato, silenziosi ma sempre presenti, accoglienti, avvolgenti, che più di una volta mi hanno lanciato una ciambella di salvataggio a cui aggrapparmi per restare a galla e che mentre riemergevo mi coccolavano in tutti i modi come un papà e una mamma che mi mancano da troppo tempo.

Francesco e Rita, presenti, vicini, disponibili, come i giovani amici Alice e Giuppy, che in questa occasione ho scoperto molto più compartecipi di quanto non pensassi.

Eugenio, che ho colpito con le mie confidenze e che, con Monica, mi ha offerto la sua disponibilità per qualunque cosa avessi bisogno.

Ma io non so di cosa ho bisogno, non ne ho idea, e così ho detto anche a Lucina, che so che prega per me, e questo mi basta.

Paola, che si accolla anche l’acchianata dalla Santuzza con lo scirocco, per capire se con i miracoli si può risolvere qualcosa e don Gaetano, che poggiando sulla mia fronte la reliquia di Santa Rosalia, mi fa credere che forse i miracoli esistono davvero.

Teresa, presa sempre dai suoi casini che si ridimensiona subito quando mi guarda negli occhi, ma che in fondo mi serve per distrarmi e capire che ognuno sta male a modo suo.

Dora, silenziosa, quasi sorella, che ogni tanto sbuca discreta per non farmi dimenticare della sua presenza.

Massimo, fratello, morto di paura, che, affettando indifferenza, partecipa sgomento. Sì, l’ho capito che è spaventato e per questo parlo più spesso con Lucilla, sua moglie.

Fanny, cugina vera, che mi ha guidato nei meandri di questa orribile malattia coi suoi consigli e le sue dritte, guidata dall’alto da una mano ferma e sicura.

Maria Teresa, che scappa da malati e malattie, ma sta con me perché non glielo dimostro! E Angela, una delle ultime a saperlo, che ancora non è riuscita a riprendere fiato.

Zia Luciana, unica partecipe della famiglia, che telefona ogni giorno e si propone, ottantacinquenne, di accompagnarmi per dare “il cambio a Paolo”…

Monica, arrabbiata all’idea di perdere un’amica da poco ritrovata, che mi ha fatto allargare gli orizzonti accettando di fare con me dei programmi a lunga scadenza.

Daniela, che scoppia in lacrime leggendomi, emozionata, e che nonostante di guai ne abbia avuti tali e tanti non riesce a distaccarsi. Mentre Franco, pratico e fattivo, riesce subito a capire la strada da seguire per scuotere il sistema che non funziona. Perché, in tutta questa vicenda, si devono fare i conti con macchine guaste, personale poco professionale, dimenticanze e strafottenze che, ogni giorno che passa, ti scippano un giorno di vita.

Lucia, con la casa e il cuore a disposizione che ha paura di essere invasiva e telefona con grande discrezione, pur sapendo che la considero come una sorella e che non mi disturba mai, e i suoi “Oh mamma mia” saranno la mia colonna sonora per qualche tempo ancora…

Sebastiana, che con tanta discrezione e sensibilità si è avvicinata a una persona che conosceva appena.

AnnaMaria, giovane vicina di casa, conosciuta meglio proprio in questa occasione, medico esperto ma solo sui cadaveri che decide di fare un’eccezione proprio con me!

Rosalba, solare, sorridente, rubiconda, vero linimento per le ferite.

Vania, che ha dolorosamente attraversato questo tunnel e che con tante amiche “lontane” come Rosellina, Tiziana, Daniela mi mandano messaggi per essere aggiornate.

Egle e Daniela, mamma e figlia, che con discrezione telefonano e si informano, convinte che mi si debba lasciare tranquilla come un vaso di cristallo nella cassa con la paglia!

AnnaMaria e Barbara che, da Roma, chiamano e coccolano a distanza.

GianVera che mi incoraggia e mi aiuta a sognare un periodo di riposo a Ustica.

Eleonora con le sue telefonate indagatorie che stavolta raccolgono sfoghi e malumori, perfetto parafulmine come si addice a un’amica.

Nina, che promette, o minaccia, di far suonare le campane dello Spirito Santo, a Gangi, quando sarò sotto i ferri.

Patricia, ormai svizzera, che manda baci e coccole.

Come dimenticare Lia? Compagna di una splendida gita a Patti per comprare ceramiche che fa di tutto per farmi vivere la “normalità”!

Giacomino, splendido attore, di passaggio a Palermo, che non ho, purtroppo, potuto salutare e che spero di rivedere presto con un magico sorriso.

Lorenzo, amico di risate, distante, estivo, che subito si è messo a disposizione, aiutandomi e riuscendo a fare da proficuo trait d’union con le alte sfere, e che con affetto partecipa giornalmente, alla mia guerra.

Sì, perché di una guerra si tratta, in piena regola, e va combattuta con un esercito di amici fidati, leali e pronti a spendersi per te. Che io non pensavo proprio di avere, non in queste quantità e non con quest’affetto. E che costituiscono la mia forza, e che mi fanno credere invincibile…

Forse qualcuno l’ho saltato, e spero non si offenda, ma ho bisogno proprio di TUTTI voi per superare questo momento buio. E non vi lasciate ingannare dal mio viso sorridente, dalle battute e dalla mia voglia di fare. Piango anch’io, come tutti gli esseri umani che scoprono di avere una brutta malattia e non avere la certezza di una guarigione. Spesso mi assale lo sconforto e il magone, solo che cerco di non rompervi le balle, perché una malata triste è proprio da evitare…

E comunque, GRAZIE.

7 pensieri su “Io sono ricchissima

  1. Manuela

    Seppure raccogli amore, non riceverai mai un decimo di quello che tu hai donato a noi, travolgente, vulcanica, insostituibile, splendida amica.

    1. Gianvera

      Cara Geraldina, sono certa che tutto questo calore che ti circonda, che sai bene che hai conquistato con il tuo affetto e con la tua presenza, sarà in grado di aiutarti a tirare fuori le unghia, ma anche le difese immunitarie e a vincere questa guerra per ritrovare la serenità e la salute. Ti voglio bene Gianvera

  2. Daniela Russo

    Non mi stupisco cara Geraldina di questo cordone d’amore che ti circonda…chi lo meriterebbe più di te ? Tu produttrice di amore, generosa, affettuosa, accogliente e materna. Hai un esercito che ti protegge e anche io mi unisco e da subito sarai mattina e sera nelle mie preghiere.

  3. Massimo

    Forza Geraldina!
    Di questo momento, prendi tutto quello che merita e che servira’ per un futuro ancora piu consapevole.
    Ma al momento giusto, addentalo alle spalle, questo male, e fanne stracci

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