Geraldina Piazza

Lo scrutatore non votante, il guidatore non guidante…

Solo con un minimo di ironia si supera l’approssimazione con la quale si agisce a discapito dei nostri figli.

Ora accade che da qualche mese il Miur abbia emesso una circolare che obbliga, per legge, gli insegnanti che accompagnano i ragazzi alle gite scolastiche a occuparsi dello stato di salute dell’autista e i suoi tempi di riposo, a controllare la revisione del pullman, lo stato di usura dei copertoni e gli estintori a norma…cose per le quali sono responsabili anche legalmente.

Naturalmente, dopo questa brillante trovata, c’è stato un fuggi fuggi generale di tutti quei professori e professoresse che ancora si accollavano la responsabilità di portare in giro gli studenti che, tra bevute notturne e salti dalle finestre, accorciavano loro la vita di qualche anno. Così, per correre ai ripari, gli istituti scolastici hanno fatto un accordo con la polizia stradale: comunicando prima quando si parte e quale sarà la meta una pattuglia si presenta davanti la scuola prima della partenza per fare i controlli necessari affinché una gita non si trasformi in una strage.

Le statistiche ci dicono che, dall’inizio dell’anno, sono stati molti i bus fermati, soprattutto, per problemi amministrativi. Ma che fosse bloccato un autista perché aveva l’abilitazione a portare passeggeri scaduta da sette mesi, veramente mi pare un po’ troppo.

E’ quello che è accaduto stamattina in una importante scuola media della zona residenziale di Palermo. Bambini fra gli undici e i tredici anni, col loro zainetto, si sono presentati alle 7.30 davanti scuola per salire sul bus che avrebbe dovuto portarli al Bosco della Ficuzza, una bella passeggiata, nonostante la giornata uggiosa, per imparare a conoscere dal vivo la natura. Ma, la pattuglia che doveva effettuare i controlli si è fermata subito. E’ bastato vedere quel documento scaduto dal Settembre 2015 per bloccare tutti. E, nello spiazzale davanti la scuola, hanno dovuto aspettare con pazienza che arrivasse un sostituto per accompagnarli.

E uno pensa: ma come lavorano le persone? Con quale superficialità si mettono alla guida di un pullman con cinquanta bambini a bordo?

Così la memoria si lascia trasportare all’ultimo incidente avvenuto alle ragazze dell’Erasmus finite fuori strada perché il loro autista, che non aveva riposato abbastanza, ha avuto un colpo di sonno. E penso a quei 26 genitori, di cui 14 italiani, che erano convinti di aver affidato le loro figlie in mani sicure, responsabili, che aspettavano una telefonata col resoconto della festa di Valencia per gioire con loro di quell’esperienza magica.

Allora ringrazio la lungimiranza dei nostri presidi che, di fronte a una circolare becera, hanno saputo ovviare affidandosi a mani esperte per fare in modo che una gita scolastica resti una gita scolastica. Ché al resto dovremmo poi provvedere noi con l’educazione e l’esempio che diamo ai nostri figli.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Meteo Palermo


Meteo Palermo